La crisi provocata dal Covid-19 riporta in primo piano la Legge 3/2012

L’attuale contesto di emergenza rende necessarie e urgenti alcune soluzioni interpretative della legge sul sovraindebitamento, unico strumento giuridico in grado di rispondere alle esigenze dei debitori non fallibili.

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La Legge 3/2012, attualmente l’unico strumento giuridico a sostegno dei soggetti non fallibili in crisi da sovrainebitamento, si rivela importante soprattutto alla luce dell’attuale crisi sanitaria, che avrà potentissime ripercussioni sull’economia di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e privati cittadini.

Ricordiamo che tale legge risponde efficacemente a tutti coloro che si trovano in una situazione di “sovraindebitamento incolpevole”, cioè non riescono più a far fronte ai propri debiti per cause indipendenti dalla loro volontà, come ad esempio malattia, perdita del lavoro. 

E’ proprio questa la situazione in cui si trovano molti a causa dell’attuale emergenza sanitaria.

La strada per uscire dai debiti

Attraverso le procedure della Legge 3/2012 il debitore può ottenere l’abbattimento della propria posizione in base a quanto può realmente pagare, così come approvato dal Tribunale.

La dignità personale è così ristabilita, il soggetto può “ripartire da zero” e può tornare alla propria attività.
Inoltre si evita che il soggetto finisca vittima di usurai e questo rende la normativa un utile strumento di lotta alla criminalità organizzata.

È molto importante che in una situazione così caotica e incerta come quella attuale, chi ci governa non si dimentichi di quelle persone che, grazie alla Legge 3 del 2012, stanno già pagando le rate di un Piano del Consumatore o di un Accordo con i Creditori, e potranno ripartire da capo, liberi dall’incubo di debiti.

Emergenza Covid-19 e sovraindebitamento

La Fondazione e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti hanno presentato il 6 aprile un documento dal titolo “Emergenza Covid-19: prime indicazioni operative per la gestione delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento”, indicando alcune soluzioni interpretative che permettono di adeguare la legge 3/2012 all’attuale contesto emergenziale

Si propone che il Giudice sia in grado di sospendere l’esecuzione degli accordi o dei piani omologati e si offre al debitore la possibilità di modificare gli accordi stessi, proprio per agevolarne l’esecuzione e permettergli di ripagare quando possibile l’attuale debito rimasto. 

Come ha affermato Valeria Giancola, consigliera nazionale dei commercialisti delegata , “In questa fase di estrema difficoltà economica le piccole e medie imprese che hanno già procedure di sovraindebitamento omologate sono sostanzialmente impossibilitate a rispettarle. Un dato di fatto che ci spinge a sostenere che quelle stesse procedure vadano sospese”.

Legge 3/2012 e Fase 2

Nella fase successiva all’emergenza Covid-19 la Legge 3/2012 sarà importantissima per tutti i piccoli imprenditori, gli artigiani e i lavoratori autonomi che si sono necessariamente indebitati ora. 

Si auspica quindi che le procedure siano ulteriormente snellite e rese più accessibili.

Molte attività produttive sono state sospese e riprenderanno a fatica, quindi vanno attentamente considerate le ricadute economiche legate alla situazione di emergenza epidemiologica, soprattutto per il puntuale adempimento degli obblighi assunti dal debitore nelle procedure già omologate.

L'approfondimento del Sole 24 Ore

Anche il Sole 24 Ore ha dedicato uno specifico approfondimento sull’importanza della Legge 3/2012 e su come il contesto attuale può portare a conoscenza di molti uno strumento utile per piccole imprese e consumatori, ovvero i soggetti che non possono ricorrere alla legge fallimentare.

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DATA PUBBLICAZIONE:
27 Aprile 2020