Debiti da ludopatia: come risolverli con la legge sul sovraindebitamento

Chi si è indebitato a causa della dipendenza patologica da gioco d’azzardo, può ottenere una seconda chance grazie alla legge sul sovraindebitamento e può ricominciare a vivere libero dai debiti.

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Il Ministero della Salute definisce la ludopatia come “l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o di fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portare a gravi conseguenze”.

La “ludopatia” è una vera e propria patologia, causata dalla dipendenza dal gioco d’azzardo.

Chi ne è affetto non riesce a resistere alla tentazione di giocare d’azzardo e questo porta a trascurare lo studio, il lavoro, la famiglia e molte altre attività quotidiane. Negli ultimi anni si è riscontrata una grande diffusione del problema, per questo la ludopatia è oggi riconosciuta come malattia e rientra nelle cosiddette “nuove dipendenze”.

Si tratta di un disturbo della psiche molto grave che trova origine nel gioco d’azzardo patologico. 

Gioco d’azzardo patologico

Gli studi psichiatrici qualificano il gioco d’azzardo patologico come caratterizzato da tipiche distorsioni cognitive, come l’illusione del controllo sugli esiti delle giocate e la distorta percezione delle cosiddette "quasi vincite", ovvero situazioni di gioco in cui si verifica una combinazione che si avvicina a quella scelta dallo scommettitore, percepite come approssimazione di un successo e, quindi, come incentivo a proseguire con le scommesse. 

La forza di questa distorsione è nota da tempo, tanto che le lotterie istantanee e le videolottery sono programmate ad hoc per produrre una elevata frequenza di quasi vincite e incoraggiare così il giocatore a perseverare nel gioco.

Anche se nata con riferimento al gioco d’azzardo, il termine ludopatia viene utilizzato anche con riferimento ad ogni dipendenza da qualsiasi tipo di gioco (scommesse, lotto, gratta e vinci, slot, …).

Ludopatia in aumento nei periodi di crisi

Alcuni studi hanno evidenziato come il fenomeno si diffonda particolarmente durante i periodi di crisi economica, quando le persone sono maggiormente inclini ad affidarsi alla fortuna nella speranza di ottenere dei guadagni facili che possano porre fine alle loro difficoltà finanziarie.

Nell’attuale contesto economico, ove la crisi già in atto negli ultimi anni, è stata prepotentemente aumentata dalla pandemia, persone oppresse dai debiti o dalle difficoltà incontrate nel far fronte ai bisogni famigliari intravedono una possibile soluzione nel tentare la sorte al gioco con il miraggio di facili guadagni. 

Per poter disporre del denaro da impiegare nel gioco, le persone chiedono prestiti a banche e finanziarie e, in molti casi, a parenti e conoscenti, aggravando così la già difficile condizione economica. 

Quando la situazione diventa insostenibile, molte persone si lasciano prendere dallo sconforto, pregiudicando la propria stabilità mentale e la serenità della propria famiglia. Molte persone si spingono sino a gesti estremi.

La persona affetta da ludopatia deve acquisire consapevolezza della propria patologia e farsi aiutare dalle strutture sanitarie preposte per intraprendere un percorso finalizzato alla guarigione. 

L’iter sanitario produce effetti benefici sulla psiche del soggetto, ma non sulla sua situazione finanziaria. Che fare allora?

La soluzione offerta dalla Legge sul sovraindebitamento

Nelle situazioni descritte un valido strumento viene offerto dalla Legge sul sovraindebitamento, riformata dal Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (CCII) nel 2022.

L’accesso alle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento costituisce il solo strumento per riacquistare serenità anche sotto il profilo finanziario.

I professionisti di Ri.Analisi, grazie al CCII, hanno potuto dare seconda chance a diversi clienti affetti dal gioco d’azzardo patologico, che hanno potuto ricominciare a vivere in modo dignitoso.

Recentemente, ad esempio, il Tribunale di Udine ha approvato la procedura di liquidazione controllata per un libero professionista sovraindebitato a causa del vizio del gioco patologico.  Il nostro cliente Giovanni ha iniziato a frequentare le sale da gioco d’azzardo per puro divertimento, ma in un breve periodo ha accumulato oltre 320 mila euro di debiti. La sua famiglia ha cercato di aiutarlo in ogni modo, fino a quando si è rivolta a noi di Ri.Analisi, che ci siamo occupati di molti casi simili al suo.

Se anche tu hai un problema simile o ti trovi in una situazione di sovraindebitamento, puoi contattarci per una consulenza.

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DATA AGGIORNAMENTO:
30 Aprile 2024
DATA PUBBLICAZIONE:
5 Novembre 2020