Il giudice triestino ha approvato l’apertura della liquidazione per un ex libero professionista, attualmente dipendente, riconoscendo le cause dell’indebitamento nel peggioramento delle sue condizioni economiche. 

Il ricorrente ha visto fortemente contrarsi l’originario reddito da lavoro come consulente di una Società di capitali prima, poi in forma autonoma e quello attualmente svolto per un’altra società.
Il soggetto, non essendo più in grado di adempiere con regolarità i debiti relativi alla restituzione del mutuo ipotecario stipulato per l’acquisto dell’abitazione familiare e del prestito personale in seguito acceso, né i contributi all’ente previdenziale di competenza, ha richiesto la consulenza di Ri.Analisi per risolvere la propria situazione debitoria e si è visto riconoscere la possibilità di ripartire libero dai debiti.

Anche nel caso di Gorizia, il giudice ha attestato la completezza e l’attendibilità della documentazione prodotta dal ricorrente, ha rilevato che non emerge il compimento di atti in frode ai creditori e ha ritenuto che la proposta soddisfi i requisiti previsti dagli artt.14 ter ss. della Legge 3/2012. 

Pertanto ha aperto la procedura di liquidazione dei beni, dopo aver riconosciuto una somma di 1.500€ per il mantenimento del ricorrente e della sua famiglia.