Consumatrice sovraindebitata potrà chiudere i propri debiti
È stata ammessa la richiesta di liquidazione del patrimonio a favore di una donna che si era sovraindebitata per fronteggiare esigenze familiari incorse nel tempo.
Tra bollette arretrate, rate di finanziamenti e la mancanza di sostegno da parte dell’ex marito, finalmente Anna, nostra cliente di Trieste, potrà disporre di una quota impignorabile del proprio stipendio con cui far fronte alle esigenze proprie e dei figli, nonché chiudere i debiti pregressi di circa 30 mila euro.
Il giudice ha stabilito che la signora potrà avere la somma di 1.050 euro mensili per il suo sostentamento, mentre i restanti 300 euro mensili del proprio stipendio da dipendente potranno essere destinati ai creditori.
Gli aspetti rilevanti della sentenza di Trieste
Questa ulteriore pronuncia favorevole nel territorio isontino, conferma tesi già sostenute e portate avanti da Ri.Analisi per cui si evidenziano due importanti aspetti:
- il reddito da lavoro dipendente è sufficiente per sostenere una liquidazione, anche in assenza di altri beni;
- la cessione del quinto, operata sullo stipendio, può essere sospesa e pertanto, con l’apertura della liquidazione, il debitore vede reintegrata una quota importante, parte del proprio stipendio, per far fronte a tutto.
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RI.Blog
16 Gennaio 2020