Ex socia d'impresa risolve debiti per 150.000 euro con la liquidazione controllata

Grazie alla legge sul sovraindebitamento, la nostra cliente Martina è riuscita a liberarsi da una pesante situazione debitoria accumulata durante la sua esperienza imprenditoriale.

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La situazione di Martina


Nel 2008 la signora Martina, all'epoca poco più che trentenne, viene assunta come impiegata presso l’ufficio commerciale di una grossa realtà industriale della provincia di Udine.
L'impresa sembra solida, in costante crescita e solo un paio d'anni più tardi le viene proposto di diventare socia e amministratrice dell’azienda. Martina, nonostante non abbia esperienza imprenditoriale, si sente lusingata dell'offerta e accetta di buon grado, convinta che si tratti di un gesto di riconoscenza in virtù del buon lavoro svolto.

In realtà, la dirigenza ha obiettivi diversi e Martina è solo un mezzo per raggiungere quanto pianificato. Subito cominciano a presentarsi le prime difficoltà economiche: i fornitori non vengono pagati e, di conseguenza, procedono con azioni giudiziarie nei confronti dell'azienda.
La situazione peggiora ulteriormente dopo poco tempo: alla crisi economica si aggiunge una truffa da parte di un cliente, che acquista materiale per 100.000 euro che poi non paga.

Dopo un cambiamento della compagine societaria, alcuni soci si dimettono e Martina si trova ad essere amministratrice unica dell’azienda, nonostante abbia sempre continuato a svolgere la sua attività come impiegata. Come Amministratrice è costretta a rilasciare fidejussioni per linee di credito bancarie necessarie all'acquisto anticipato della merce, che però non verrà mai pagata dal cliente finale. Questo porta a una interruzione dei rapporti anche con la Banca, che chiede il rientro degli importi erogati.

Nel frattempo, Martina riceve uno stipendio mensile rateizzato a causa della mancanza di liquidità dell'azienda.

Finalmente, nel 2014, Martina riesce a dimettersi dalla carica di amministratore unico e, due anni dopo, cede le sue quote, uscendo definitivamente dalla Società. 

I motivi del suo sovraindebitamento


La situazione di sovraindebitamento di Martina nasce dalla sua inconsapevole posizione di amministratrice unica di un'azienda in difficoltà, un ruolo che ha assunto senza avere esperienza imprenditoriale e senza una reale gestione attiva, solo perché si è fidata degli altri soci

Nel 2017, dopo che ha ceduto le sue quote societarie, iniziano ad arrivare gli accertamenti dell'Agenzia delle Entrate per gli anni in cui era amministratrice della Società e solo allora scopre che i bilanci aziendali non erano mai stati depositati e gli adempimenti fiscali mai presentati.

Martina tenta un ricorso in Commissione Tributaria, ma viene respinto. Si trova così, senza aver mai avuto un ruolo attivo (se non formalmente), a dover rispondere di un debito ingente con la Banca e con l'Erario per un totale di € 150.000.

Le problematiche principali che hanno portato all'accumulo del debito includono in sintesi:

  • l'insolvenza dell'azienda di Martina nei confronti dei fornitori e delle banche;
  • la necessità di rilasciare fidejussioni per linee di credito bancarie;
  • la mancata riscossione di un credito di €100.000,00 per una truffa subita;
  • gli accertamenti dell'Agenzia delle Entrate derivanti dalla mancata presentazione degli adempimenti fiscali (dichiarazioni dei redditi e dichiarazioni IVA in primis);
  • il fallimento del ricorso in Commissione Tributaria.

Sopraffatta dalla situazione e dal peso insostenibile del debito, Martina si trova ad affrontare un momento di grande difficoltà. La crescente sensazione di impotenza e frustrazione la rende sempre più incapace di vedere una via d'uscita. Decide allora di non affrontare tutto da sola e cerca aiuto per porre fine a questo incubo che sembra non finire.

Come Ri.Analisi ha affrontato il sovraindebitamento di Martina


Cercando informazioni su come sia possibile uscire da un debito insostenibile, Martina si rivolge a Ri.Analisi.
I nostri consulenti, specializzati nel risolvere casi complessi di sovraindebitamento, le offrono un supporto concreto e la rassicurano che c'è sempre una soluzione, anche nelle situazioni più difficili. 

Avviamo un'analisi approfondita della sua situazione finanziaria, partendo dall’esame dettagliato di tutti i documenti e le informazioni relative ai debiti, agli obblighi contrattuali e alle circostanze che hanno portato alla sua condizione di sovraindebitamento.

I consulenti esaminano con cura ogni aspetto della sua situazione, valutando le ragioni del suo indebitamento, che includono una serie di problematiche con le imprese con cui aveva rapporti di lavoro, ma anche con clienti e fornitori che non avevano rispettato gli accordi economici. 

Dopo questa verifica accurata, si decide di intraprendere un percorso formale che possa garantire a Martina una soluzione definitiva e si decide di avviare la procedura di liquidazione controllata, una forma di gestione del sovraindebitamento che permette di ristrutturare i debiti in modo equo e sostenibile, attraverso l’intervento del Tribunale di Udine.
Questo processo prevede una rigorosa pianificazione che tutela i diritti del debitore, ma allo stesso tempo permette di estinguere in modo efficace i debiti accumulati, portando finalmente Martina fuori dalla spirale di crisi finanziaria.

La scelta della liquidazione controllata è un passo fondamentale, che ha permesso a Martina di liberarsi dei debiti e iniziare un nuovo percorso senza più preoccupazioni.

La sentenza ottenuta


Il 21 maggio 2024 viene emesso il Decreto di apertura della liquidazione. Martina, oltre alla quota di 1/6 di un immobile in comproprietà, metterà a disposizione della procedura e dei suoi creditori la parte del suo stipendio mensile eccedente rispetto alle spese necessarie al suo sostentamento. Tale importo sarà variabile in funzione dello stipendio mensile percepito e comunque molto contenuto.

Al termine della procedura, dopo 3 anni, Martina verrà liberata da tutti i debiti, ottenendo il beneficio dell'esdebitazione.

Qui sotto trovi la sentenza del Tribunale di Udine del 21 maggio 2024.



La vicenda di Martina è un esempio di come la gestione del sovraindebitamento per imprenditori o soci di impresa possa essere estremamente complessa e onerosa per chi si trova coinvolto. Fortunatamente, grazie a strumenti giuridici come la liquidazione controllata, è possibile ottenere una soluzione equa. 

Questo caso dimostra l'importanza di una corretta valutazione della propria posizione finanziaria e che è fondamentale ricorrere a professionisti specializzati per affrontare e risolvere situazioni di grave difficoltà economica.

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DATA PUBBLICAZIONE:
19 Marzo 2025