Legge sul Sovraindebitamento: l’intera famiglia è soggetto ammissibile
Il “debitore in stato di sovraindebitamento” che può ricorrere alla Legge 3/2012 può essere solo una persona fisica?
Non per una recente sentenza del Tribunale di Bergamo, che ha riconosciuto il ricorso congiunto di una famiglia, i cui membri versavano in stato di sovraindebitamento nei confronti di creditori comuni.
La famiglia come soggetto ammissibile
Nel decreto di liquidazione del patrimonio (Tribunale di Bergamo, 26 Settembre 2018), si legge:
«La disciplina di cui alla l. 3/2012 ha quale scopo, tra gli altri, quello di porre rimedio di sovraindebitamento delle famiglie e che la mancata previsione, tra i soggetti che possono accedere alle procedure indicate nella stessa legge, delle "famiglie" non pare ostacolare un'interpretazione estensiva del concetto di "debitore" anche come ente collettivo costituito dai debitori appartenenti alla famiglia in crisi da sovraindebitamento, in particolare quando lo squilibrio finanziario derivi proprio dalla gestione della vita in comune dei suoi membri».
La premessa del Tribunale ha consentito così ai soggetti ricorrenti di beneficiare della riunione dei procedimenti, del riconoscimento di un importo complessivamente considerato per il mantenimento della famiglia (pari ad euro 2.400), riunione giustificata peraltro dalla comunanza dei debiti, dei beni immobili, dalla semplificazione della gestione delle procedure per il Professionista – stabilendo peraltro un ordine di liquidazione dei beni "in via gradata" – e dal vantaggio economico per i creditori.
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RI.Blog
14 Novembre 2018