Riapertura dei termini per la rottamazione TER e per il saldo e stralcio
Prorogati fino al 31 luglio i termini per la presentazione della domanda di rottamazione TER e di saldo e stralcio
Con testo approvato in via definitiva il 27 giugno 2019, ma ancora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Crescita prevede la proroga dei termini fino al 31 luglio 2019 per la presentazione della domanda di rottamazione dei ruoli.
I nuovi termini della rottamazione TER
Non viene innovata la struttura della rottamazione, si rilevano solo alcune modifiche in tema di scadenze dei pagamenti.
La rottamazione continua ad essere circoscritta alle cartelle datate tra tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017.
La riapertura dei termini prevede che il debitore possa presentare all’agente pubblico della riscossione istanza di adesione alla definizione agevolata delle cartelle.
Il beneficio consiste nel pagamento solo di imposte e contributi, senza sanzioni amministrative e interessi di mora.
I debitori che non hanno presentato domanda entro il 30 aprile 2019 possono quindi presentarla, accedendo ai benefici della rottamazione dei ruoli, entro il prossimo 31 luglio.
La comunicazione di liquidazione delle somme, per i debitori che presentano domanda entro il prossimo 31 luglio, sarà notificata entro il 31 ottobre ed il termine per il pagamento della prima rata (o per il versamento di tutte le somme) scadrà il 30 novembre.
La restante parte degli importi, nel caso in cui si opti per il pagamento rateale, potrà essere versata in 16 rate scadenti il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno.
In sostanza, il debito sarà dilazionato in 17 rate, e non in 18 (come avviene per i debitori che hanno presentato domanda entro lo scorso 30 aprile).
Si precisa che l’importo della prima rata sarà pari al 20% del debito complessivo dovuto, mentre le ulteriori rate saranno di pari importo pari al 5% del debito complessivo dovuto.
Le scadenze per i debitori che non hanno pagato le rate della precedente rottamazione
La proroga del termine al 31 luglio riguarda anche i debitori che, entro lo scorso 7 dicembre 2018, non hanno pagato le rate della precedente rottamazione aventi scadenza a luglio, settembre, ottobre 2018.
In questa ipotesi, la comunicazione di liquidazione viene sempre notificata entro il 31 ottobre e la prima rata scade del pari il 30 novembre.
Il residuo degli importi, però, andrà versato in 8 rate, scadenti il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno.
Prorogato anche il saldo e stralcio
La proroga del termine, dal 30 aprile al 31 luglio, riguarda anche il cosiddetto saldo e stralcio degli omessi versamenti, circoscritto ai ruoli 2000-2017 derivanti da liquidazione automatica della dichiarazione e intestati a persone fisiche.
Con il saldo e stralcio sarà possibile fare pace con il fisco pagando solo una quota delle somme dovute. Ricordiamo però che potrà accedere alla misura solo chi è in difficoltà economica (con un ISEE fino a 20.000 euro).
Non viene, come nel caso della rottamazione, modificata l’ossatura dell’istituto, che continua a prevedere un più o meno consistente abbattimento della quota capitale a seconda del valore ISEE del richiedente.
Considerato che, già nell’originaria versione del saldo e stralcio, la comunicazione di liquidazione delle somme veniva notificata entro il 31 ottobre, e che il termine per il pagamento della prima rata era già previsto nel 30 novembre, non c’è stata necessità di modificare i termini per gli adempimenti.
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1 Luglio 2019