Blocca i pignoramenti grazie alla rottamazione quater
Non hai pagato una cartella esattoriale e rischi il pignoramento della casa o dello stipendio? La domanda per la nuova rottamazione quater blocca subito i pignoramenti e ne permette l’estinzione.
Molte persone stanno subendo il pignoramento mensile dello stipendio per pagare una cartella esattoriale. Questo riduce di molto le somme a loro disposizione, peggiorando una situazione sempre più difficile anche a causa dell’aumento delle spese e delle bollette. Presentare la domanda di rottamazione-quater è quindi importante per bloccare un pignoramento e poter disporre nuovamente dell’intero stipendio.
Cos’è la rottamazione
La rottamazione è una misura fiscale del Governo, istituita nel 2016, per permettere ai contribuenti che ne hanno fatto richiesta di estinguere i debiti con il fisco senza obbligarli a pagare anche le sanzioni e gli interessi sulle somme dovute.
La rottamazione delle cartelle esattoriali è stata prevista per la prima volta dal decreto legge n. 193/2016, il quale aveva introdotto la possibilità per i contribuenti di beneficiare di una definizione agevolata per le imposte comprese tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2016.
Poi sono seguite altre due rottamazioni: la rottamazione bis nel 2017 (decreto legge n. 148/2017) e la rottamazione ter nel 2018 (decreto legge n. 119/2018).
La rottamazione quater
Con la nuova Legge di Bilancio, entrata in vigore il 1° gennaio 2023, è stata approvata la “rottamazione quater”, ovvero la quarta in ordine di tempo.
Questa misura riguarda i debiti maturati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, che possono essere estinti versando l’imposta prevista, più il rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.
E’ escluso quindi il pagamento di:
- sanzioni,
- interessi di mora maturati in questi anni
- compensi di riscossione.
La domanda si può presentare entro il 30 aprile 2023 e puoi richiedere la nostra consulenza se hai bisogno di aiuto.
Come bloccare un pignoramento
Abbiamo approfondito in un articolo cosa succede se non si paga l’Agenzia delle Entrate.
In sintesi, il mancato pagamento di una cartella esattoriale, può portare l’Agente della riscossione ad avviare azioni esecutive tra le quali rientra anche il pignoramento dei beni, del conto corrente o dello stipendio.
Per bloccare tali azioni si può subito presentare la domanda di rottamazione. A quel punto l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non potrà più avviare azioni esecutive né disporre fermi amministrativi e ipoteche.
Rimangono però i fermi e le ipoteche già adottati alla data di presentazione della domanda.
Chi invece sta subendo mensilmente il pignoramento dello stipendio, può bloccare tale prelievo forzato presentando la domanda di rottamazione-quater, e quindi può tornare a disporre del suo intero stipendio.
Pagando subito in un’unica rata o dalla prima rata, le procedure esecutive si estinguono. In merito a questo aspetto è proprio l’Agenzia Entrate Riscossione ad affermare che:
“La Legge di conversione del “Decreto Sostegni-ter” (Legge n. 25/2022) ha stabilito l’estinzione delle procedure esecutive eventualmente già avviate per mancato/parziale pagamento delle rate scadute della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio” entro le scadenze previste prima dell’entrata in vigore del decreto”.
L'esdebitazione come alternativa alla rottamazione
Tra caro bollette, inflazione e aumento dei prezzi, le famiglie e le imprese non riescono più a fare fronte ai pagamenti. Fare domanda di rottamazione offre quindi una tregua, dando la possibilità di pagare meno e a rate.
Il problema però rimane quando non si ha disponibilità di beni nel breve periodo.
La rottamazione infatti richiede il pagamento in un tempo limitato, al massimo in 18 rate.
Moltissimi imprenditori o liberi professionisti non riescono comunque a far fronte a queste spese. E allora come fare per uscire dai debiti con il Fisco o bloccare un pignoramento?
La soluzione che noi proponiamo per moltissimi clienti in difficoltà è l’esdebitazione, cioè la definitiva cancellazione dei debiti prevista dalla normativa sul sovraindebitamento.
E’ stata per prima la legge 3 del 2012 a permettere di ottenere una forte riduzione, se non l’annullamento del debito, anche quando il creditore è solo il Fisco.
Ora il nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, aggiorna la legge 3/2012 ed è la soluzione per le persone che versano in gravi condizioni economiche – ovvero in uno stato di sovraindebitamento – e non riescono a pagare e a sostenere i debiti che hanno accumulato nel corso del tempo.
I vantaggi delle procedure di sovraindebitamento sono diversi:
- blocco delle azioni esecutive (pignoramenti, aste immobiliari, fermi amministrativi, etc.)
- blocco delle cessioni del quinto dello stipendio
- stralcio dei finanziamenti contratti con banche, società di leasing, finanziarie e società di credito al consumo
- riduzione dei debiti in base alle tue possibilità
- cancellazione dei debiti che non puoi pagare
- cancellazione del proprio nominativo dalle banche dati come cattivo pagatore (Crif, Experia) con la possibilità di accedere nuovamente al credito.
Qui puoi trovare molte testimonianze di nostri clienti che abbiamo aiutato a liberarsi dai debiti.
RI.Blog
30 Gennaio 2023