Saldo e stralcio: come ridurre i debiti
La procedura di saldo e stralcio è una delle soluzioni per chi ha problemi di debiti. Ma è sempre possibile accedervi? Vediamo come funziona.
Cosa vuol dire “saldo e stralcio”?
Con “saldo e stralcio” si fa riferimento a un tipo di procedura che permette di chiudere un debito con una somma inferiore rispetto all’importo complessivo dovuto. E’ una sorta di “sconto” del debito a fronte di un pagamento immediato, o che verrà fatto in un breve periodo.
Le parti interessate si accordano tra loro per il rientro del debito e in questo modo il debitore avrà una riduzione della quota da corrispondere. Questo è possibile perché il creditore accetta una somma inferiore pur di non ricorrere ad un giudice e per incassare subito quanto pattuito.
Ci sono però delle differenze tra la procedura di saldo e stralcio con banche o società finanziarie e quella con l’Agenzia Entrate Riscossione.
Il saldo e stralcio con banche o finanziarie
Se sei in difficoltà a pagare i tuoi debiti con banche e finanziarie puoi risolvere la situazione con un accordo che viene definito “saldo e stralcio” perché chiude il tuo debito grazie al pagamento finale (saldo) di una somma “scontata” (stralcio).
Gli step della procedura
La procedura non è semplice e sono indispensabili esperienza e “potere di negoziazione”. Bisogna conoscere le disposizioni di legge in materia legale e amministrativa, avere buoni contatti e relazioni maturate ed alimentate nel lungo periodo, conoscere le dinamiche bancarie e finanziarie, oltre a programmare le corrette strategie da seguire.
Per questo è importante affidarsi a consulenti esperti, come i professionisti di Ri.Analisi, che agiscono seguendo questi step:
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Il saldo e stralcio con il Fisco
E’ possibile avviare la procedura di saldo e stralcio anche con il Fisco? Purtroppo non sempre è possibile perché si tratta di una misura che deve essere approvata dal Governo, limitata nel tempo ed entro una finestra temporale ben definita. A maggio 2022 sono scaduti i termini per avviare la procedura di saldo e stralcio con il Fisco ed è necessario attendere un ulteriore intervento legislativo che lo permetta.
Il saldo e stralcio fa parte della cosiddetta “pace fiscale”, una sanatoria delle cartelle esattoriali introdotta dal Decreto Fiscale 2019 e comprendente una serie di misure con l’obiettivo di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, nel periodo compreso tra il 2000 e il 2017.
Differenza tra rottamazione e saldo e stralcio
Rottamazione, saldo e stralcio e stralcio delle mini-cartelle sono tutti strumenti previsti dalla “pace fiscale” e hanno l’obiettivo di ridurre un debito con il Fisco per permettere ai contribuenti di pagare solo una parte delle proprie cartelle esattoriali.
Ogni strumento ha delle specificità e ha destinatari e benefici diversi.
Rottamazione
La rottamazione, giunta alla terza revisione (rottamazione ter), è un beneficio che permette di saldare un debito, togliendo però le sanzioni e gli interessi di mora.
Chi può accedere
Sia persone fisiche che giuridiche, con qualunque reddito, con cartelle esattoriali pendenti.
Possono essere rottamate tutte le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia Entrate Riscossione dal 2000 al 2017, a prescindere dall’importo e dal tipo di credito.
Sono esclusi solo i seguenti crediti:
- recupero aiuti di Stato illegittimi;
- crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
- multe, ammende e sanzioni derivanti da provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
Saldo e stralcio
Il saldo e stralcio delle cartelle permette di pagare una percentuale del debito, quindi non totalmente, senza sanzioni e interessi.
Si possono stralciare solo le cartelle relative a:
- Irpef e Iva e relativi interessi e sanzioni, risultanti dalle dichiarazioni annuali.
- contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento.
La percentuale da pagare è determinata dal reddito del debitore, come indicato dall’Isee del nucleo familiare, e quindi:
- chi ha l’Isee fino a 8.500 euro pagherà il 16% delle somme dovute;
- chi ha l’Isee da 8.500,01 a 12.500 euro pagherà il 20% delle somme dovute;
- chi ha l’Isee da 12.500,01 a 20.000 euro pagherà il 35% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo.
Chi può accedere
Il saldo e stralcio è un’agevolazione riservata solo alle persone fisiche che si trovano in una grave e comprovata difficoltà economica e cioè:
- hanno un Isee inferiore a 20mila euro;
- hanno avviato la procedura di liquidazione del patrimonio (sovraindebitamento), a prescindere dal valore dell’Isee. In questo caso pagheranno il 10% del dovuto.
Scadenze rottamazione e saldo e stralcio 2022
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha ribadito che il 9 maggio 2022 è scaduto il termine ultimo per i pagamenti delle rate 2020 della cosiddetta rottamazione e del saldo e stralcio.
Le scadenze dalla legge di conversione del decreto Sostegni-ter (Legge n. 25/2022), per mettersi in regola con i pagamenti della definizione agevolata delle cartelle, prevedevano queste scadenze:
- il 30 aprile per i versamenti relativi al 2020;
- il 31 luglio per i versamenti relativi al 2021;
- il 30 novembre per i versamenti relativi al 2022.
Considerando la proroga di ulteriori 5 giorni lavorativi dalle date di scadenza fissate, si calcola il 9 maggio come scadenza del termine per effettuare i versamenti relativi alle rate 2020 della pace fiscale.
Chi non ha pagato entro tale data ha perso i benefici della pace fiscale e rischia eventuali azioni di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Il debito non potrà più essere dilazionato e tra le azioni volte a recuperare le somme dovute ci sono il pignoramento dello stipendio, della pensione e del conto corrente, o il pignoramento immobiliare.
Contattaci ora se ti trovi in questa situazione e ti proporremo una consulenza per trovare una soluzione alternativa.
Un’alternativa al saldo e stralcio: la legge sul sovraindebitamento
Se sei un privato con debiti elevati e non puoi ricorrere al saldo e stralcio, o sei un artigiano o un imprenditore non fallibile, c’è una sola alternativa valida e legale per togliere i debiti, sia con il Fisco, sia con banche e finanziarie: il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza.
L'aggiornamento alla legge sul sovraindebitamento, permette di ottenere una forte riduzione, se non l’annullamento del debito, anche quando il creditore è il Fisco.
Se si tratta di debiti di impresa, con la procedura di concordato minore è necessario il consenso del 50% dei creditori.
Per i debiti del consumatore, invece, è sufficiente il nulla osta del giudice.
C’è un'importante novità introdotta con la riforma fallimentare del 2022, e cioè se il contribuente non ha alcuna disponibilità economica può anche chiedere la totale cancellazione del debito, senza dover pagare nulla.
Anche se hai solo il reddito da lavoro dipendente e non sei titolare di nessun bene immobile o mobile puoi accedere alla procedura di esdebitazione dell'incapiente.
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RI.Blog
13 Maggio 2022