Saldo e stralcio: guida alla procedura

La procedura di saldo e stralcio rappresenta una soluzione per chi ha necessità di chiudere un debito con una somma inferiore rispetto all'importo complessivo dovuto. Ma è sempre possibile accedervi? Vediamo nel dettaglio le opportunità offerte.

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Cosa vuol dire “saldo e stralcio”?

Il saldo e stralcio è un accordo tra un debitore e il creditore, che ha anticipato una determinata somma al debitore.
Con questo accordo, il creditore accetta di ricevere una cifra inferiore al totale, pur di ottenere un pagamento rapido, evitando così procedure legali più lunghe e costose.
Questa opzione è vantaggiosa per entrambe le parti: il debitore paga meno e il creditore riceve subito una somma, anche se ridotta.

Ci sono però delle differenze tra i due tipi principali di procedure:

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I nostri consulenti sono a disposizione per incontrarti e proporti la soluzione migliore per te.

Il saldo e stralcio con banche o finanziarie


Se hai difficoltà a pagare un debito con una banca o una finanziaria, puoi proporre un accordo che viene definito “saldo e stralcio”, perché chiude la trattativa grazie al pagamento finale con una somma ridotta, ovvero "stralciata".

Come funziona?

  • Analisi del debito: si verifica la tua situazione economica.
  • Proposta al creditore: si presenta un'offerta per pagare meno dell'importo totale.
  • Accordo scritto: se il creditore accetta, viene firmato un documento con i dettagli del pagamento.
  • Pagamento: dopo il versamento concordato, il debito si considera chiuso.

Questa trattativa può essere complessa, quindi è consigliato farsi assistere da esperti per ottenere le migliori condizioni possibili.

I nostri professionisti agiscono seguendo questi step:

  • Analisi del caso: primo appuntamento gratuito per fare un’analisi documentale
  • Definizione situazione patrimoniale: valutazione della tua situazione patrimoniale ed economico-finanziaria 
  • Negoziazione: negoziazione con i creditori
  • Documento transattivo: assistenza totale per redigere l'accordo transattivo
  • Chiusura della pratica: sottoscrizione dell'accordo finale di saldo e stralcio

Il saldo e stralcio con il Fisco

La procedura di saldo e stralcio con il Fisco non è sempre disponibile. Il Governo, infatti, decide periodicamente se attivarlo e per quali tipi di debiti.

Dal 1° gennaio 2025, sono entrate in vigore nuove disposizioni che consentono una dilazione dei pagamenti fino a 120 rate mensili, pari a 10 anni, offrendo maggiore flessibilità ai contribuenti in difficoltà economica.

Si sta anche discutendo di introdurre una nuova Rottamazione Quinquies, un'opportunità per i contribuenti con debiti fiscali, ma la rottamazione è una procedura diversa dal "saldo e stralcio".

Differenze tra rottamazione e saldo e stralcio

Abbiamo già anticipato che il termine saldo e stralcio si riferisce a un accordo tra debitore e creditore che consente di estinguere un debito versando un importo ridotto rispetto a quello originario.

La rottamazione, invece, è un beneficio che permetterebbe di saldare l'intero importo da pagare, togliendo solo le sanzioni e gli interessi di mora su quell'importo.

Chi può accedere alla rottamazione

Sia persone fisiche che giuridiche, con qualunque reddito, con cartelle esattoriali pendenti.

Possono essere rottamate tutte le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia Entrate Riscossione in un determinato periodo precisato nella misura, a prescindere dall’importo e dal tipo di credito.

Sono esclusi solo i seguenti crediti:

  • recupero aiuti di Stato illegittimi;
  • crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
  • multe, ammende e sanzioni derivanti da provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.

Un’alternativa al saldo e stralcio: la legge sul sovraindebitamento

Se non puoi accedere al saldo e stralcio perché non hai i requisiti previsti, esiste un'altra soluzione legale: la legge sul sovraindebitamento, ora aggiornata dal Codice della Crisi d'Impresa.

Come Funziona?

  • Per le imprese: è possibile accedere alla liquidazione controllata o al concordato minore, un accordo che richiede il consenso del 50% dei creditori.
  • Per i privati: è possibile accedere alla procedura del piano del consumatore ed è sufficiente l'approvazione del giudice.

Un'importante novità introdotta con la riforma fallimentare del 2022 prevede che, se il debitore non ha alcuna disponibilità economica, possa richiedere la cancellazione totale del debito con l'esdebitazione dell'incapiente.

Per capire quale di queste soluzioni è più adatta alla tua situazione, richiedi informazioni online senza impegno.

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DATA PUBBLICAZIONE:
28 Gennaio 2025